In base a quanto riportato dal Financial Times, il ceo di Unicredit Andrea Orcel avrebbe dimezzato i compensi pagati, riducendoli di almeno 75 milioni nell’ambito della strategia di riduzione dei costi prevista dal piano industriale.
La riduzione maggiore avrebbe riguardati i contratti con controparti quali McKinsey e Boston Consulting Group mentre ore le voci di spesa più significative riguardano consulenza su audit e compliance.
L’obiettivo di Orcel sarebbe quello di ridurre la dipendenza di UniCredit da competenze esterne e aumentarne l’autonomia sul fronte strategico.
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