Osservatorio sulla gestione flessibile: analisi al 30/09/2018
Pubblicato il 02/05/2019 - Luigi CartaIl mercato azionario globale prosegue e consolida la corsa al rialzo del secondo trimestre fermandosi però ad una soglia inferiore rispetto al trimestre precedente (+5,72% contro il +7,52%, complessivamente +9,23% cumulato da inizio anno) mentre il mercato azionario europeo subisce una brusca frenata ma rimane ancora in territorio positivo (+1,51% contro il +4,34% del secondo trimestre, +1,06% cumulato da inizio anno). Gli emerging markets proseguono il trend negativo: -0,39% (– 2.73% nel secondo trimestre, -1.28% nel primo trimestre, complessivamente -4,35% cumulato da inizio anno). Il mercato obbligazionario mondiale, che nel secondo trimestre con una performance del +2,67% aveva recuperato il -1,9% del primo, è, in questo terzo trimestre, nuovamente negativo con una performance del -0,48% (complessivamente +0,96% cumulato da inizio anno). Il mercato obbligazionario europeo dopo l’inizio positivo nel primo trimestre dell’anno (+0,73%) segue il trend ribassita del secondo trimestre (-0,49%) portando a casa una performance negativa del -0,89% (complessivamente -0,67% cumulato da inizio anno).
Grafico1: I mercati azionari - terzo trimestre
Grafico 2: I mercati obbligazionari - terzo trimestre
Grafico 3: I mercati azionari e obbligazionari 01/01/2018 – 30/09/2018
I principali fattori di instabilità sui mercati continuano ad essere l’Italia, la Brexit e i timori legati al protezionismo di Trump. Da una parte il governo italiano con la decisione di portare il deficit/PIL al 2,4% nel 2019 ha aperto ad uno scontro frontale con l’Unione Europea che, per la prima volta nella storia, ha bocciato la manovra economica di un Paese membro chiedendo al governo gialloverde la stesura di un nuovo documento; dall’altra Londra non ha ancora concluso un accordo con l’UE per la Brexit e crescono coloro che, all’interno del Regno Unito, chiedono un passo indietro con la possibilità di un Referendum bis ma il governo May sembra escludere a priori questa opzione. Dall’altra parte dell’Oceano non si placa la crisi in Venezuela dove l’inflazione annua (da settembre 2017 a settembre 2018) è arrivata al 342,161%. Qualora Trump dovesse uscire trionfante dalle elezioni di midterm l’ulteriore preoccupazione è che possa inasprirsi ancora la guerra commerciale contro la Cina: i dazi hanno occupato la scena durante tutto il 2018 e sono tra le principali cause del rallentamento della crescita globale. In Turchia per contrastare la crescita dell’inflazione e la caduta della divisa la Banca Centrale ha deciso, a settembre, di alzare i tassi d’interesse al 24% contro la volontà del Presidente Erdogan e lanciando così all’esterno un chiaro segnale di indipendenza rispetto al potere politico.
A livello aggregato la Categoria Quantalys Flessibili Europa è quella che ha registrato il peggior risultato mentre la Categoria Quantalys Flessibili Globale è stata la più performante. Il risultato è invertito per i flessibili prudenti: la Categoria Quantalys Flessibili prudenti Europa sovraperforma l’omonima Categoria globale.
Grafico 4: Categorie Quantalys Flessibili - terzo trimestre
Le Categorie dei Flessibili Europa e Flessibili prudenti Europa risultano correlate negativamente rispetto ai mercati obbligazionari, fortemente correlate con l’azionario Europa e l’azionario Paesi Emergenti mentre risentono meno, sopratutto i flessibili dinamici, l’influenza dell’azionario globale.
Le Categorie dei Flessibili Globali e Flessibili Globali prudenti sono correlate negativamente con l’obbligazionario globale e molto poco correlate con l’obbligazionario europeo, risultano invece molto correlate con i mercati azionari e, in modo particolare, con i Paesi Emergenti.
Tabella 1: Matrice correlazioni Categorie Quantalys Flessibili e Mercati Obbligazionari e Azionari - terzo trimestre
Il campione dell’Osservatorio Flessibile, come ha mostrato l’analisi della perdita massima, è risultato più agressivo dell’analisi svolta al 30/06/2018. Il Grafico 5 riporta la suddivisione del bacino analizzato tra i fondi più agressivi (con perdite superiori alla perdita massima più bassa tra gli indici azionari, il MSCI World in questa specifica analisi), i fondi più prudenti (con perdite inferiori alla perdita massima più elevata tra gli indici obbligazionari, il ML Global Broad Market ) e i fondi che stanno nel mezzo tra le due soglie indicate.
Grafico 5
Al di là della classifica dei vari indicatori sui singoli orizzonti temporali (1 anno, 3 anni, 5 anni e 8 anni) è interessante trovare un indicatore sintetico che tenga conto del posizionamento del fondo rispetto ai competitors in orizzonti multiperiodali. A tal proposito prendiamo in considerazione il Rank medio a 3 anni in relazione alle performance, indice di Sharpe e Beta. Il Rank medio a 3 anni è la rankizzazione del valore medio che i fondi hanno registrato a 1 anno e 3 anni e risente quindi sia dell’orizzonte temporale più breve preso in analisi (1 anno) e sia di quello intermedio (3 anni). Lo stesso calcolo può essere fatto a 5 anni (prendendo in considerazione 1, 3 e 5 anni) e a 8 anni (considerando tutti gli orizzonti di analisi). Il rank medio a 3 anni rispetto alla Performance (tabella 2) e rispetto all’indice di Sharpe (tabella 2) vede il fondo PIMCO GIS Gbl MA Fd Ins USD Cap occupare la prima posizione, rispetto al beta (tabella 3) il fondo più reattivo è ancora l’AZ F.1 European Trend A-AZ FUND EUR C.
Il fondo PIMCO GIS Gbl MA Fd Ins USD Cap nell’ultimo trimestre ha decisamente migliorato la sua efficienza come mostra l’evoluzione degli indicatori sotto : l’indice di Sharpe (Grafico 6) e l’indice di Sortino (Grafico 7) sono passati, rispettivamente, da -0,02 e -0,1 di marzo a 0,66 e 2,58 mostrando un deciso miglioramento della remunerazione del rischio assunto.
Allo stesso tempo il fondo è stato in grado di contenere le perdite: il max drawdown è sceso dal 22,47% al 18,03% (Grafico 8), in controtendenza rispetto all’andamento generale del bacino di analisi; la volatilità si è progressivamente ridotta al 10,05% (Grafico 9).
Il Grafico 10 riporta l’andamento YTD del fondo PIMCO GIS Gbl MA Fd Ins USD Cap e della sua categoria di appartenenza, Flessibili Globale Euro.
Grafico 10
Al contrario il fondo Mediolanum BB Frkl Tmplt EM Sel SA EUR C è degno di nota per i pessimi risultati. È infatti l’unico fondo ad avere una performance negativa nell’ orizzonte temporale di analisi di 8 anni (Grafico 11) con un indice di Sharpe negativo e pari a -0,01. Ovviamente un valore negativo della performance su un orizzonte temporale così lungo rappresenta un punto nettamente a sfavore della gestione flessibile del fondo.
Grafico 11
Lo studio completo è disponibile qui.