Rassegna stampa – febbraio 2023

Pubblicato il 27/02/2023 - Pietro Zanoni
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni e le analisi delle varie SgR sulle tematiche che influenzano maggiormente i mercati finanziari e le politiche d’investimento.

 

Alcuni scenari di mercato e le principali views di investimento

 

T.RowePrice: “L'inverno mite tarderà la recessione europea, ma non la eviterà

Tomasz Wieladek, economista internazionale di T. Rowe Price, ricorda che, storicamente, un'impennata dell'energia è stata un predittore affidabile di recessione per l'Eurozona. Negli ultimi mesi, però, l'inverno mite ha ridotto i prezzi del gas ai livelli pre-guerra in Ucraina.

Secondo Wieladek, il destino dell'economia dell'Eurozona sarà comunque volto a una recessione, nonostante il miglioramento della situazione del mercato energetico.

Questo è causato dalla stretta monetaria della BCE, attuata in risposta all'inflazione, che ha portato un aumento del costo del capitale delle imprese. Un fattore chiave da tenere sempre in considerazione sono le aspettative nel persistere dell'aggressività dell'operato della banca centrale.

Secondo la visione dell'economista di T.RowePrice l'indebitamento dei governi, ma anche delle imprese e delle famiglie, è aumentato durante l'era di tassi d'interesse bassi, motivo per cui tutti sono più esposti a questi shock finanziari. Dato che la politica monetaria produce effetti ritardati, è probabile che le conseguenze negative cominceranno ad affiorare nei dati solo nel quarto trimestre.

Un indicatore della situazione economica globale è l'indice PMI del settore manifatturiero globale il quale è scivolato in territorio di recessione negli ultimi due mesi, come pure i PMI dei servizi e dell'industria negli Stati Uniti, un mercato legato e molto importante per l'Eurozona.

Secondo T.RowePrice, nell'immediato, l'attività nell'Eurozona continuerà a essere resiliente grazie ai prezzi del gas inferiori, alla normalizzazione delle catene di approvvigionamento e ai registri degli ordinativi pieni, ma in un orizzonte di medio periodo, la debolezza economica globale e gli effetti della politica monetaria probabilmente sfoceranno in una recessione.

Al link T.RowePrice l’articolo completo.

 

KAIROS“TEMPO DI VERIFICHE. Più crescita, ma anche più inflazione”

Alessandro Fugnoli, Strategist di Kairos fa notare come i mercati siano fermi ai box dopo il rally di questi mesi appena trascorsi. Sottolinea il fatto che, dal suo punto di vista, non sia solo una pausa fisiologica, ma una pausa per capire a che punto si è “di una corsa che sta rivelando qualche sorpresa rispetto alle attese”.

Secondo Fugnoli, i punti da considerare sono i seguenti:

  1. La crescita globale sta andando bene, “anche fin troppo”: a sostenere la domanda è la piena occupazione;
  2. La recessione in Europa non c'è stata: gas e petrolio sono scesi in maniera rilevante e i sussidi pubblici per il costo dell'energia hanno sostenuto i consumi;
  3. Focalizzandosi sui mercati asiatici, si sono rivelati eccessivi i timori di una nuova vampata di Covid in Cina. Inoltre, le misure a sostegno dell'economia (politiche espansive) hanno iniziato a portare effetti positivi;
  4. L'inflazione sembra aver interrotto il trend di calo.

A seguito di ciò che è appena stato evidenziato le banche centrali sono state costrette a rivedere le aspettative e molto probabilmente proseguiranno con il rialzo dei tassi.

Lo scenario più probabile rimane quello di un processo di disinflazione, forse più lento delle aspettative, e una crescita dell'economia globale che rallenta senza far avvertire una recessione. La decrescita dell'inflazione sarà lenta. Se l’inflazione rimanesse stabile tra il 3% e il 4% renderebbe difficile una ripresa economica nel 2024 (“il 2023 ruberebbe un po' di crescita al 2024 rendendo più smussato l'andamento del ciclo economico”).

Secondo lo stategist, conviene distribuire gli acquisti azionari dei prossimi mesi.

Al link KAIROS il video completo.

 

GAM: “ASIA/CHINA GROWTH EQUITIES”

Jian Shi Cortesi, Investment Director – Asia/China Growth Equities, punta i riflettori su un’interessante combinazione tra le valutazioni contenute e i fattori macro positivi per le azioni cinesi e asiatiche, ed evidenzia come ci siano ancora delle idee errate sugli investimenti nell’area geografica presa in considerazione.

Ribadisce come nel 2022 i mercati azionari asiatici abbiano risentito di un insieme di fattori:

  • il rialzo dei tassi di interesse in alcuni mercati;
  • la forza del dollaro;
  • le restrizioni per il Covid in Cina;
  • l’enorme preoccupazione per il rischio geopolitico correlato alla guerra in Ucraina.

Ciò ha portato gli investitori inizialmente a ridurre l'esposizione sui mercati asiatici, per poi tornare a puntare molto su di essi dopo l'allentamento delle restrizioni Covid.

Secondo GAM, quest’anno la leadership del mercato potrà passare ai mercati del nord dell’Asia, come la Cina, per via del divario delle valutazioni e per i fattori macro positivi, come la riapertura delle attività. Risulta importante tener monitorato il dollaro USA dato che, “quando il dollaro è forte, la propensione a investire nei mercati emergenti diminuisce, sia nel mercato azionario che nel reddito fisso in Asia”.

Nella visione della SGR si punterà sui titoli in grado di recuperare nel breve periodo che beneficeranno dell’allentamento delle restrizioni.

Al link GAM il video completo

 

FIDELITY: Chart Room: ondata di assunzioni all’orizzonte in Cina

Mentre gran parte dell'economia globale sembra a rischio recessione, la Cina sta dando il via a una ripresa che farà ripartire il mercato del lavoro”.

Secondo l'Analyst Survey di Fidelity, dopo tre anni di tassi di disoccupazione elevati, soprattutto tra i giovani, la liberazione della domanda di consumo repressa in Cina sta portando il Paese ad essere uno dei mercati del lavoro più “caldi” del 2023.

Gli analisti di Fidelity prevedono che nel 2023 le aziende cinesi aumenteranno la loro forza lavoro, in media del 5%, rendendo il Paese uno dei mercati del lavoro più in fermento a livello globale. Una crescita molto più alta rispetto a quella prevista per altri paesi asiatici come il Giappone (1,3%).

Secondo la società di gestione la ripresa cinese risulta diversa rispetto a cicli economici precedenti in quanto i politici hanno abbandonato la crescita guidata dagli investimenti del passato, per affidarsi ai consumi come motore principale dell'economia.

Secondo l'Analyst Survey 2023 di Fidelity, quest'anno la crescita dei ricavi in Cina sarà più rapida di quella di qualsiasi altro grande mercato.

Al link FIDELITY l’articolo completo.

 

AMUNDI: “La settimana dei mercati | Ritorno alla realtà per gli investitori” 

Il rally a cui abbiamo assistito dall’inizio dell’anno, seppur in presenza di alcuni oggettivi fattori positivi per alcune economie, si è basato soprattutto sul presupposto che l’inflazione, in rallentamento, fosse sotto controllo ed avrebbe permesso alle Banche Centrali di interrompere la politica monetaria restrittiva nel breve periodo, facilitando un  “atterraggio morbido” dell’economia globale”.

Nelle ultime settimane questo scenario ha perso di credibilità. Si teme un ritorno dell’aumento dell’inflazione a seguito della pubblicazione dei dati che mostrano come il rallentamento di questa variabile sia molto più lento rispetto alle aspettative. La paura è quella di un inasprimento delle politiche monetarie restrittive da parte delle banche centrali.

Gli indici PMI hanno mostrato il fatto che l’economia globale rimane robusta e l’inflazione non riesce a diminuire in maniera consistente. Si presume si debbano ancora mostrare gli effetti delle politiche adottate:

  • La spesa dei consumatori in USA è aumentata più del previsto;
  • In Europa si sono registrati buoni risultati economici e utili societari maggiori del previsto: si presume che la BCE continui con la politica restrittiva;
  • I dati mostrano un’inflazione core in accellerazione al 5,3%. Si ha quindi un impatto consistente sulle aspettative: ribassi sul mercato azionario e forte aumento rendimento dei titoli obbligazionari stanno caratterizzando i mercati nell’ultima settimana.

Si registrano, inoltre, un apprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro, il prezzo del petrolio Brent stabile e una diminuzione del prezzo dell’oro.

Al link AMUNDI il podcast completo. 

 

ALGEBRIS: “GLOBAL CREDIT BULLETS | LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2023” 

  • Ucraina – Il prossimo passo verso l’escalation con l’offensiva di primavera: dopo un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina la Russia non ha intenzione di mollare. Putin ha affermato di continuare la guerra e di abbandonare il trattato di proliferazione nucleare New START nel suo discorso sullo stato dell’Unione della scorsa settimana. L’Europa è stata graziata dal calo dei prezzi dell’energia e agli alti livelli di stoccaggio del gas durante l’inverno mite, ma i mercati si sono dimostrati compiacenti riguardo alla guerra, mostrando a stento una reazione all’uscita dal trattato da parte della Russia.

 

  • PMI – Il miglioramento delle prospettive implica un’ulteriore stretta da parte delle banche centrali: si sono registrati dei miglioramenti da parte dei PMI negli USA, nel Regno Unito e nell’Eurozona. Nonostante il calo del prezzo del gas, le aspettative sui prezzi rimangono elevate a causa delle pressioni salariali e la carenza di manodopera.

Al link ALGEBRIS l’articolo completo. 

 

 


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Da Pietro Zanoni Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.