Rassegna stampa – dicembre 2024

Pubblicato il 19/12/2024 - Marco Chinaia
La Rassegna Stampa Quantalys: in un’unica pubblicazione tutte le prospettive 2025 per l’economia e i mercati da parte delle principali società di gestione globali.

 

Vanguard: “Oltre l’atterraggio: un nuovo quadro di riferimento per l’economia e i mercati”.

Tassi d’interesse: Pensiamo che i tassi d’interesse si possano attestare su livelli più elevati rispetto a quelli dei primi dieci anni del 2000. Questo potrebbe gettare le basi per solidi rendimenti obbligazionari durante il prossimo decennio.

Economia Americana: La crescita economica degli Stati Uniti nel 2024 è stata spinta dall’aumento della produttività e dell’offerta di forza lavoro, ma i nuovi rischi che si profilano sul versante delle politiche del nuovo governo Trump, potrebbero finire per raffreddare l’economia.

Mercati Azionari: L’azionario americano manifesta un forte slancio, ma le valutazioni alte alla fine potrebbero spingere al ribasso i rendimenti a lungo termine.

Al link vanguard.it il report completo.

 

Fidelity: “L’Outlook 2025 di Fidelity”.

Per diverso tempo, negli ultimi due decenni, la maggior parte di noi ha concordato almeno sulla direzione di marcia. Ora non è più così. Ma la conseguente divergenza a livello di politiche monetarie, performance economiche e geopolitica genera per il 2025 un'ampia gamma di opportunità a disposizione degli operatori del mercato. Più banalmente, crescita, inflazione e tassi di interesse delle maggiori economie al mondo potrebbero prendere direzioni molto diverse nei prossimi mesi e ci sono molti più dubbi sui relativi percorsi. Il risultato delle elezioni americane aumenta le probabilità di reflazione dell'economia statunitense. La fase intermedio-avanzata del ciclo crea un contesto volatile e generalmente positivo per gli asset rischio.

Per quanto riguarda le azioni riteniamo che la reflazione possa dare impulso agli utili. Inoltre, un’Amministrazione favorevole alle imprese e all'innovazione dovrebbe rivelarsi utile e i tassi di interesse più bassi dovrebbero favorire i settori ad alta intensità di capitale, oltre ad aiutare i titoli ciclici.

Gli investitori obbligazionari si trovano nel frattempo alle prese con spread ridotti in quanto scontano condizioni economiche favorevoli. Con le previsioni di aumento dei deficit del settore pubblico, la prospettiva di nuovi dazi e controversie commerciali, nonché le tensioni geopolitiche in corso, è probabile che gli scenari meno ottimisti vengano sottovalutati. Ciò rappresenta una potenziale fonte di valore nei mercati del credito.

Al link fidelity.it il report completo.

 

BlackRock: “2025 Global Outlook - Building the transformation”.

Lo scenario per il 2025 rimane dominato da un clima di incertezza legato soprattutto a quanto farà la nuova amministrazione americana. Se la direzione delle politiche appare certa, dall'introduzione di tariffe punitive sulle importazioni alla maggiore deregolamentazione fino ai nuovi tagli fiscali, rimane invece da vedere quale sarà l'intensità e la durata di questi interventi.

In questo scenario, l’Outlook di Blackrock rimane orientato al rischio con preferenza per le azioni di Stati Uniti e Giappone e il credito europeo, sia high yield che investment grade, e britannico. Nei mercati emergenti Blackrock favorisce i paesi al crocevia delle megatendenze, come l'India e l'Arabia Saudita. Su un orizzonte strategico, vengono preferiti settori come la tecnologia e la sanità.

 

Al link blackrock.com il report completo.

 

State Street: “Global Market Outlook 2025 – Finding the Right Path”.

Il 2024 non è stato un anno ordinario poiché caratterizzato da elezioni in tutto il mondo, da un’inflazione persistente e dalla volatilità dei mercati che hanno contribuito a creare un contesto macroeconomico incerto. Nonostante queste sfide, i mercati hanno continuato a dimostrarsi resilienti. Ora che stiamo per entrare nel 2025, rimaniamo cautamente ottimisti, con la prospettiva di un “atterraggio morbido” negli Stati Uniti che sembra destinata a concretizzarsi. Nonostante ci siano una serie di incertezze da affrontare, gli investitori potrebbero valutare allocazioni azionarie superiori ai loro target e dovrebbero prestare attenzione alla costruzione dei portafogli.

State Street Global Advisors ritiene che il ciclo di tagli dei tassi iniziato nel 2024 sarà destinato a durare ancora un po’, anche se la vittoria elettorale dei repubblicani guidati da Trump negli Stati Uniti potrebbe determinare un cambiamento in questa narrazione nella seconda parte del 2025. Anche le forze geopolitiche globali potrebbero giocare un ruolo nell’interrompere i legami economici e finanziari di lunga data.

State Street Global Advisors conferma previsioni favorevoli per il mercato obbligazionario nel 2025. Sebbene gli spread del credito sia investment grade e che high yield siano vicini ai minimi storici, siamo ottimisti sulle prospettive del comparto obbligazionario per il prossimo anno e notiamo un contesto generalmente favorevole per il debito sovrano delle economie avanzate. Le oscillazioni del sentiment di mercato e la volatilità potrebbero potenzialmente creare opportunità per gli investitori nel gestire o estendere la duration.

 

Al link ssga.com il report completo.

 

JPMorgan: “2025 Year-Ahead Investment Outlook: Out of the Cyclical Storm and into the Policy Fog”.

La crescita globale resta resiliente grazie anche ai nuovi stimoli fiscali decisi dall’amministrazione Trump. I dazi universali sono improbabili ma sono certe nuove imposte all’import Usa dalla Cina che, dal canto suo, annuncia nuove misure di sostegno alla propria economia. Il tutto mentre l’Europa taglia i tassi interesse più rapidamente degli Stati Uniti per il minor rischio di inflazione nella regione.

Uno scenario sostanzialmente favorevole al rischio grazie alla resilienza dell’economia, al quale viene attribuita una probabilità del 50%, con percentuali inferiori spalmate sugli altri tre scenari (stagflazione, recessione e goldilocks).

In questo scenario base, la performance del mercato azionario statunitense si amplia a più settori e c’è margine per catturare opportunità sia nell’azionario europeo che in quello cinese. L’azionario USA resterà centrale anche il prossimo anno, ma andando a ricercare opportunità lungo tutta la catena di valore dell’Intelligenza Artificiale (IA): dagli hyperscaler dei data center agli sviluppatori di software, fino alle aziende che si avvantaggeranno dei maggiori consumi energetici e quelle attive del raffreddamento dei data center. La crescita degli utili attesi dovrebbe risultare più bilanciata tra i Magnifici 7 e il resto dell’S&P500. Grazie alla gestione attiva sarà anche possibile catturare le singole opportunità di valore sia nell’azionario europeo, che nel complesso è a forte sconto, che in quello cinese. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari, il loro scudo è valido per proteggere il portafoglio da shock di crescita (per esempio in caso di imprevista recessione) ma non in caso di inflazione. Se i prezzi al consumo dovessero riaccelerare, anche senza toccare i picchi del 2022, possono risultare invece efficaci gli investimenti alternativi.

Al link jpmorgan.com il report completo.

 

Goldman Sachs: “The global economy is forecast to grow solidly in 2025 despite trade uncertainty”.

Goldman Sachs Research prevede un altro anno solido di crescita economica globale nel 2025. I mercati del lavoro globali si sono riequilibrati. L’inflazione ha continuato a scendere e ora è a un passo dagli obiettivi delle banche centrali. E la politica monetaria è bena avviata verso la normalizzazione dei tassi. Si prevede che gli Stati Uniti crescano più velocemente di altri paesi sviluppati, superando le aspettative per il terzo anno consecutivo. Si prevede poi che, la rielezione di Trump si tradurrà in tariffe più elevate su Cina e sul settore automobilistico, in un’immigrazione più bassa, in alcuni nuovi tagli fiscali e un allentamento normativo. Una delle ragioni principali dell'ottimismo sulla crescita globale è il drastico calo dell'inflazione negli ultimi due anni. Questo supporta direttamente il reddito reale perché l'inflazione dei prezzi è scesa molto più rapidamente dell'inflazione salariale. Altrettanto importante, il calo dell’inflazione sostiene indirettamente la domanda consentendo alle banche centrali di normalizzare la politica monetaria e quindi di allentare le condizioni finanziarie.

Al link goldmansachs.com il report completo.

 

UBS: “UBS Year Ahead 2025: Roaring 20s – The next stage”.

Dall'inizio degli anni 2020, i mercati azionari globali sono cresciuti di circa il 50%, il PIL nominale è aumentato di oltre il 30% e gli utili aziendali statunitensi sono quasi raddoppiati. Tutto ciò nonostante i lockdown globali senza precedenti, lo scoppio di guerre nell'Europa orientale e in Medio Oriente e il picco più grande di tassi di interesse e inflazione da decenni. Nel Year Ahead 2025, il Chief Investment Office (CIO) di UBS Global Wealth Management (GWM) delinea cosa riserva il futuro agli investitori, mentre entrano nella seconda metà del decennio.

I rendimenti sono destinati a diminuire alla luce di ulteriori tagli dei tassi delle banche centrali. Il 2025 dovrebbe portare un ulteriore rialzo per i mercati azionari. Gli Stati Uniti sono un mercato preferito, mentre un'esposizione diversificata all'Asia escluso il Giappone potrebbe essere un modo efficace per catturare il potenziale rialzo nella regione gestendo al contempo i rischi. In Europa, le azioni a piccola e media capitalizzazione dell'Eurozona e le azioni svizzere con dividendi di alta qualità sembrano interessanti. Tassi di interesse più bassi, rischi geopolitici persistenti e preoccupazioni sul debito pubblico degli Stati Uniti dovrebbero inoltre continuare a sostenere l'oro nel 2025.

Al link ubs.com il report completo.

 

Capital Group: “Economic outlook: Global growth dependent on a resilient U.S.”.

Secondo Robert Lind l'economia globale si mantiene solida grazie all'allentamento dell'inflazione e alla riduzione dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Gli economisti prevedono che gli Stati Uniti contribuiranno in modo significativo alla crescita globale nel 2025, in quanto beneficiano di mercati del lavoro sani, di una solida crescita degli utili e di un aumento degli investimenti delle imprese. Una politica fiscale meno rigida e tassi di interesse più bassi dovrebbero inoltre sostenere l'attività economica.

Al di fuori degli Stati Uniti, le prospettive sono più variegate. La Cina sta attuando uno stimolo sostanziale per far fronte alla debolezza del mercato immobiliare e al rallentamento della produzione industriale. Le misure comprendono tagli ai tassi d'interesse, riduzioni dei tassi ipotecari e un pacchetto di aiuti da 1.500 miliardi di dollari per le amministrazioni locali. Permangono comunque delle incertezze, dato che l'amministrazione Trump ha in programma di aumentare i dazi sulle importazioni cinesi (e potenzialmente anche su quelle di altri Paesi).

Infine, uno sguardo all'India che dovrebbe crescere del 6,5% nel 2025, grazie alla forza lavoro giovane e alla forte spesa interna. Le principali economie europee dovrebbero registrare una modesta ripresa ciclica, grazie al calo dell'inflazione e dei tassi d'interesse che sosterranno i consumi e gli investimenti. La politica fiscale dovrebbe inoltre supportare la crescita.

Al link capitalgroup.com il report completo.


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Da Marco Chinaia - Financial Analyst Quantalys Italia Harvest Group.