L'osservatorio sulla gestione flessibile
Pubblicato il 09/10/2015 -Negli ultimi anni si sono sempre più diffusi tra il pubblico di risparmiatori i fondi flessibili.
Si tratta di fondi che non hanno vincoli sull'asset allocation strategica: il gestore è libero di investire nelle asset class che ritiene più opportune date le condizioni di mercato, senza alcun criterio geografico/settoriale/valutario particolare.
Di cruciale importanza, quindi, la capacità del gestore di anticipare correttamente l'andamento futuro dei mercati finanziari e selezionare le asset class più opportune.
La gestione flessibile ha avuto particolare successo in quanto risponde ad esigenze specifiche di alcuni investitori; in particolare sono adatti per coloro che desiderano cogliere le opportunità offerte dai mercati senza dover privilegiare un solo tipo di gestione. Questi investitori, di contro, si assumono il rischio della totale libertà decisionale da parte del gestore, che è libero, come già detto, di selezionare le tipologie e l'ammontare dell'esposizione dei diversi investimenti.
Considerata l'elevata diffusione degli ultimi anni e la particolare connotazione di questi fondi, Quantalys ha deciso di dedicare uno studio (su base trimestrale) dedicato al mondo dei flessibili: l'osservatorio dei fondi flessibili. Questo contributo analizza le caratteristiche e il comportamento tenuto dai principali fondi flessibili del mercato italiano affinché gli utenti Quantalys possano prendere decisioni consapevoli in merito a questa tipologia di fondi.
Quantalys pubblicherà trimestralmente questo studio.
I fondi selezionati per l'osservatorio possono variare nel tempo, in conseguenza delle variazioni delle caratteristiche che sono state scelte come criteri. I fondi sono infatti selezionati sulla base di specifici criteri, in particolare: i fondi appartengono alle categorie Quantalys "Flessibili Europa" e "Flessibili globale Euro"; presentano una serie storica di almeno 3 anni; hanno un patrimonio maggiore di 100 milioni di euro; infine viene presa in considerazione la variazione della raccolta su diversi orizzonti temporali (al netto dell'effetto mercato) in modo da selezionare fondi che siano effettivamente tra i più diffusi tra i risparmiatori.